Donatello
in Toscana
In occasione della mostra Donatello, il Rinascimento (19 marzo – 31 luglio 2022) Fondazione Palazzo Strozzi propone la speciale iniziativa Donatello in Toscana.
Esplora la mappa e scopri l’itinerario che parte da Palazzo Strozzi, a Firenze e prosegue in un percorso che si snoda in sedici tappe e oltre cinquanta opere disseminate in tutta la regione Toscana.
Scopri le schede di approfondimento dedicate ai vari punti di interesse e accedi al catalogo completo delle opere di Donatello.
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Itinerario
Firenze
Palazzo Strozzi
Museo Nazionale del Bargello
Orsanmichele
Basilica di San Lorenzo
Basilica di Santa Croce
Opera di Santa Maria del Fiore
Palazzo Vecchio
Museo Stefano Bardini
Chiesa di Santa Trìnita
Arezzo
Cattedrale dei Santi Pietro e Donato
Pisa
Museo Nazionale di San Matteo
Empoli
Chiesa di San Martino
Prato
Museo dell’Opera del Duomo
Museo di Palazzo Pretorio
Siena
Opera della Metropolitana di Siena
Torrita di Siena
Chiesa delle Sante Flora e Lucilla
Palazzo Strozzi

Dal 19 marzo 2022 la Fondazione Palazzo Strozzi e i Musei del Bargello presentano Donatello, il Rinascimento, una mostra storica e irripetibile che mira a ricostruire il percorso di uno dei maestri più importanti e influenti dell’arte italiana di tutti i tempi, a confronto con capolavori di artisti a lui contemporanei quali Brunelleschi e Masaccio, Mantegna e Giovanni Bellini, ma anche successivi come Raffaello e Michelangelo.
A cura di Francesco Caglioti e concepita come un’unica mostra su due sedi, Palazzo Strozzi e Museo Nazionale del Bargello, l’esposizione diviene un viaggio attraverso oltre 130 opere straordinarie, provenienti da oltre cinquanta tra i più importanti musei e istituzioni al mondo. Evento culturale di punta del 2022, la mostra nasce come una celebrazione di questo grande maestro, un artista rivoluzionario che tramite la sua sperimentazione nei materiali, nelle tecniche e nei generi si pone come uno degli iniziatori della straordinaria stagione del Rinascimento.
A Palazzo Strozzi, la mostra si dispiega in un percorso cronologico-tematico che ricostruisce la biografia artistica di Donatello attraverso cento capolavori quali il David in marmo e l’Amore-Attis del Bargello, gli “Spiritelli” del Pergamo del Duomo di Prato, il Crocifisso, il Miracolo della mula e l’Imago Pietatis dell’altare maggiore della Basilica di Sant’Antonio a Padova, oltre a numerose opere provenienti da famosi musei stranieri come il Louvre di Parigi, il Metropolitan Museum di New York o la National Gallery di Londra. Per la prima volta nella storia, inoltre, sono esposti fuori dal loro contesto originario il Convito di Erode, la Fede e la Speranza dal Fonte battesimale di Siena, oltre che le straordinarie porte bronzee della Sagrestia Vecchia di San Lorenzo a Firenze, che sono alcune tra le numerose opere oggetto di grandi restauri realizzati in connessione con la mostra.
Museo Nazionale del Bargello

Dal 19 marzo 2022 la Fondazione Palazzo Strozzi e i Musei del Bargello presentano Donatello, il Rinascimento.
Al Museo Nazionale del Bargello il percorso comprende il San Giorgio e il David in bronzo di Donatello, a confronto con il Filippo Scolari detto Pippo Spano e con il Farinata degli Uberti, affreschi staccati di Andrea del Castagno, dalle Gallerie degli Uffizi, il David Martelli di Desiderio da Settignano, eccezionalmente concesso in prestito dalla National Gallery of Art di Washington, la Madonna delle nuvole del Museum of Fine Arts di Boston, la Madonna Dudley del Victoria and Albert Museum di Londra e la Madonna della scala di Michelangelo della Fondazione Casa Buonarroti di Firenze. La sezione che accoglie quest’ultimo rilievo illustra attraverso una serie di serrati confronti inediti l’influenza fondamentale che Donatello ebbe sull’opera del Buonarroti e sulla Maniera Moderna.
Orsanmichele

Sul sito dell’antica Chiesa di San Michele in Orto fu edificata una loggia usata per il mercato del grano del Comune, che divenne luogo di devozione per la presenza di un’immagine miracolosa della Madonna, gestita da una confraternita assistenziale.
Aree

Orsanmichele esterno

Museo di Orsanmichele
Basilica di San Lorenzo

La storia millenaria della chiesa di San Lorenzo, consacrata nel 393 da Sant’Ambrogio, è legata alle radici più antiche di Firenze, dato che l’edificio assolse al compito di cattedrale fino alla costruzione di Santa Reparata. Dal Quattrocento il patronato fu acquisito dai Medici, il cui palazzo ricadeva nella parrocchia, che ne fecero anche il sepolcreto della famiglia.
Opere
Aree

Sagrestia vecchia

Sotterranei
Basilica di Santa Croce

Il complesso francescano di Santa Croce riunisce l’architettura gotica della basilica, realizzata dal 1294-1295 su progetto di Arnolfo di Cambio; le testimonianze più alte della pittura fiorentina del Trecento – con i grandi cicli affrescati da Giotto e dai suoi allievi –; la perfezione rinascimentale della cappella Pazzi di Brunelleschi; le pale d’altare del Rinascimento e della Controriforma; tre sculture di Donatello e le tombe monumentali dei grandi personaggi italiani – Michelangelo, Galileo, Machiavelli, Alfieri – dalle cui virtù gli uomini moderni devono trarre ispirazione.
Opere
Aree

Museo dell’Opera di Santa Croce
Opera di Santa Maria del Fiore

Risale al febbraio 1296 la prima notizia sugli Operai di Santa Reparata, eletti per amministrare i fondi stanziati dal Comune per il grande progetto della nuova cattedrale di Firenze. Dall’inizio del XIV secolo l’elemento civico ebbe il sopravvento non solo nel finanziamento, ma anche nella gestione del cantiere e, nel 1331, la Repubblica fiorentina stabilì che la corporazione dell’Arte della Lana assumesse il controllo esclusivo dell’Opera di Santa Maria del Fiore.
Tra i compiti principali attuali l’amministrazione e la promozione del complesso monumentale costituito dalla Cattedrale di Santa Maria del Fiore, dalla Cupola di Brunelleschi, dal Campanile di Giotto, dal Battistero di San Giovanni, da Santa Reparata e dal Museo dell’Opera del Duomo.
Aree

Museo dell’Opera del Duomo

Cattedrale di Santa Maria del Fiore

Battistero di San Giovanni

Campanile di Giotto
Palazzo Vecchio

“Ringhiera”
La piattaforma sopra la gradinata davanti al Palazzo dei Priori fiorentini, poi Palazzo Vecchio, era detta “ringhiera”. Spazio pubblico usato per i cerimoniali più solenni, accolse sculture dal forte potere simbolico: dal 1377 il Marzocco, leone emblema della città e dal 1495 al 1504 la Giuditta di Donatello (1457-1464). Nel 1812 il Marzocco antico fu sostituito da quello che Donatello aveva scolpito nel 1420 per l’appartamento di papa Martino e che nel 1847 venne a sua volta rimpiazzato da una replica. Nel 1865 passò al Bargello, raggiunto nel 1999 dalla base di Benedetto da Maiano. La Giuditta (di nuovo sulla ringhiera dal 1919) fu rimossa nel 1980, restaurata e collocata nella Sala dei Gigli. Nel 1988 è stata sostituita da una copia.
Aree

Museo di Palazzo Vecchio
Museo Stefano Bardini

Il museo ha sede nel palazzo che l’antiquario Stefano Bardini ha ricostruito alla fine dell’Ottocento, lasciandolo al Comune di Firenze insieme a una straordinaria eredità di oggetti d’arte e di frammenti architettonici provenienti dal vecchio centro di Firenze.
Opere
Chiesa di Santa Trìnita

La chiesa, di fondazione vallombrosana, venne edificata nell’XI secolo, ampliata all’inizio del Trecento e più volte rinnovata.
Info
Aperta tutti i giorni dalle 7.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00
Piazza di Santa Trìnita
Firenze
Opere
Cattedrale dei Santi Pietro e Donato

La cattedrale dei Santi Pietro e Donato fu edificata grazie a un cospicuo lascito di trentamila fiorini di papa Gregorio X, morto ad Arezzo nel 1276. I lavori iniziarono nel 1278, vennero più volte interrotti, e terminarono solo nel 1511. La facciata, incompiuta, fu ultimata fra il 1901 e il 1914.
L’interno è diviso in tre navate da pilastri, che con gli archi ogivali conferiscono all’insieme un forte slancio ascensionale. Particolarmente importanti le vetrate, in gran parte opera cinquecentesca di Guillaume de Marcillat, l’Arca di san Donato sull’altare maggiore, opera di artisti aretini, senesi e fiorentini, e l’affresco di Piero della Francesca raffigurante la Maddalena. Nella prima cappella della navata sinistra è conservato il Fonte battesimale.
Info
Aperta tutti i giorni dalle 6.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00
Piazza del Duomo
Arezzo
Opere
Museo Nazionale di San Matteo

Il museo, aperto nel 1949 nell’antico monastero di San Matteo in Soarta, è uno dei maggiori musei di arte italiana medievale e custodisce un’eccezionale raccolta di dipinti di Giunta Pisano, Simone Martini, Masaccio, Gentile da Fabriano, Beato Angelico, Benozzo Gozzoli, Ghirlandaio, insieme a sculture di Nicola e Giovanni Pisano, Andrea e Nino Pisano, Donatello, Andrea della Robbia. Accoglie inoltre una raccolta di oltre seicento pezzi di ceramica islamica decorata (X-XII secolo) e preziosi codici miniati (XII-XIV secolo).
Opere
Chiesa di San Martino

Le prime testimonianze documentarie dell’antichissima Chiesa di San Martino, posta fuori dalle mura di Pontorme, presso Empoli, risalgono alla fine del XII secolo. Conobbe grande floridezza e divenne, dal Trecento, di patronato dei Frescobaldi. L’edificio, restaurato nel 1927 in stile romanico, conserva una Madonna col Bambino in terracotta (già attribuita a Michele da Firenze, o a Brunelleschi) opera del giovane Donatello. Il gruppo appartiene agli esordi del recupero rinascimentale della terracotta come tecnica scultorea, che si rifaceva alla pratica degli antichi. Il successo di queste immagini, poco costose per l’economicità del materiale e particolarmente attraenti per la cromia che le completava, fu vastissimo.
Opere
Museo dell’Opera del Duomo

Il museo è stato creato per ospitare le opere legate alla Cattedrale e al culto della Sacra Cintola (o Sacro Cingolo) la reliquia della cintura della Vergine, da lei data – secondo la tradizione – all’apostolo Tommaso al momento dell’Assunzione. Fu inaugurato nel 1967 in due sale tra la piazza e il chiostro romanico, e ampliato nel decennio successivo per accogliere opere provenienti dalle chiese diocesane, oltre che i prestigiosi rilievi del pulpito donatelliano (rimossi dall’esterno della cattedrale nel 1970, per garantirne la conservazione). In seguito, il museo è stato ampliato e rinnovato.
Opere
Aree

Cattedrale di Santo Stefano
Museo di Palazzo Pretorio

Il Museo di Palazzo Pretorio è stato riaperto al pubblico nel 2014, dopo quasi venti anni di chiusura per restauri. Nei tre piani del Palazzo duecentesco, ridisegnati da Adolfo Natalini, Piero Guicciardini e Marco Magni, si possono ammirare oltre sette secoli di storia, attraverso i capolavori – tra gli altri – di Bernardo Daddi, Giovanni da Milano, Donatello, Filippo e Filippino Lippi, Santi di Tito, Alessandro Allori, Battistello Caracciolo e Lorenzo Bartolini. Il palazzo culmina in una terrazza panoramica che domina la città.
Info
Tel. 0574 1837859
Tel. 0574 1837860
Palazzo Pretorio
Piazza del Comune
Prato
Eventi
Il tempo di Donatello nel Museo di Palazzo Pretorio
Opere
Opera della Metropolitana di Siena

L’Opera della Metropolitana di Siena, con un’attività documentata fin dal 1180, è una delle più antiche istituzioni italiane ed europee. Tra i suoi compiti principali la tutela, l’amministrazione e la promozione del complesso monumentale costituito dalla Cattedrale, dalla Libreria Piccolomini, dal Battistero, dal Museo dell’Opera, dall’Oratorio di San Bernardino e dal Museo Diocesano di Arte Sacra.
Aree

Cattedrale di Santa Maria Assunta

Battistero di San Giovanni

Museo dell’Opera
Chiesa delle Sante Flora e Lucilla

Eretta nel XII secolo, è stata in seguito rimaneggiata. La facciata in mattoni, in cui si apre un rosone, è affiancata dalla torre campanaria. L’interno, a navata unica e coperto da travature lignee, termina in un’abside a pianta quadrata che accoglie una pala della bottega del Sodoma. Alle pareti laterali sono appesi dipinti di Bartolo di Fredi, Michele di Matteo e Benvenuto di Giovanni.
Opere
Donatello Il Rinascimento
Dal 19 marzo 2022 Fondazione Palazzo Strozzi e Musei del Bargello presentano Donatello, il Rinascimento, una mostra storica e irripetibile che mira a ricostruire lo straordinario percorso di uno dei maestri più importanti e influenti dell’arte italiana di tutti i tempi, a confronto con capolavori di artisti come Brunelleschi, Masaccio, Andrea Mantegna, Giovanni Bellini, Raffaello e Michelangelo.
A cura di Francesco Caglioti e concepita come un’unica mostra su due sedi, Palazzo Strozzi e Museo Nazionale del Bargello, il progetto nasce come una celebrazione di Donatello in dialogo con musei, collezioni e istituzioni di Firenze e di tutto il territorio italiano oltre che tramite fondamentali collaborazioni internazionali, per allargare la riflessione su questo maestro nel tempo e nello spazio, nei materiali, nelle tecniche e nei generi, e ad abbracciare finalmente le dimensioni dell’universo donatelliano.
Promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi e Musei del Bargello. In collaborazione con Staatliche Museen di Berlino e Victoria and Albert Museum di Londra e con F.E.C. – Fondo Edifici di Culto.
Main Supporter: Fondazione CR Firenze. Sostenitori: Comune di Firenze, Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze, Comitato dei Partner di Palazzo Strozzi.
Main Partner: Intesa Sanpaolo.
Con il supporto di: Maria Manetti Shrem, Bank of America, ENEL.
Con il contributo di Città Metropolitana di Firenze.
Si ringrazia Beyfin S.p.A.
Donatello in Toscana
SULLE TRACCE DI DONATELLO IN TUTTO IL TERRITORIO TOSCANO
In occasione della mostra Donatello, il Rinascimento Fondazione Palazzo Strozzi propone la speciale iniziativa Donatello in Toscana: un viaggio nel territorio della regione sulle tracce del “maestro dei maestri” e delle sue opere.
La mostra Donatello, il Rinascimento si pone come un’occasione storica e irripetibile che ricostruisce, attraverso oltre 130 opere nelle due sedi di Palazzo Strozzi e del Museo Nazionale del Bargello, lo straordinario percorso di uno dei maestri più importanti e influenti dell’arte di tutti i tempi, a confronto con altri grandi artisti, non solo della sua epoca. Grazie al progetto Donatello in Toscana, l’esposizione si apre alla scoperta di oltre 50 opere di Donatello disseminate in tutto il territorio della regione che, durante il periodo della mostra, rappresentano l’occasione di un’ulteriore immersione nell’universo donatelliano.
Un viaggio che parte da Palazzo Strozzi, a Firenze e prosegue tra le province di Arezzo, Pisa, Prato e Siena, grazie a una speciale mappa tematica che lega 16 diversi luoghi in un’idea di esposizione diffusa.
Il percorso si snoda in 16 punti di interesse, a Firenze: Palazzo Strozzi, Museo Nazionale del Bargello, Orsanmichele, Basilica di San Lorenzo, Basilica di Santa Croce, Opera di Santa Maria del Fiore (con Battistero, Cattedrale, Museo dell’Opera del Duomo), Museo di Palazzo Vecchio, Museo Stefano Bardini, Chiesa di Santa Trìnita; ad Arezzo: Cattedrale; a Pisa: Museo Nazionale di San Matteo; a Pontorme: Chiesa di San Martino; a Prato: Museo dell’Opera del Duomo e Cattedrale, Museo di Palazzo Pretorio; a Siena: Opera della Metropolitana di Siena (Battistero, Duomo, Museo dell’Opera del Duomo); a Torrita di Siena: Chiesa delle Sante Flora e Lucilla.
Il progetto Donatello in Toscana si inserisce nell’ambito della mostra Donatello, il Rinascimento ed è promosso e organizzato da Fondazione Palazzo Strozzi con il contributo di Città Metropolitana di Firenze e Beyfin S.p.A. Media partner: La Nazione.
Itinerario
Info
Il progetto Donatello in Toscana si inserisce nell’ambito della mostra Donatello, il Rinascimento.
La mostra Donatello, il Rinascimento è aperta al pubblico dal 19 marzo al 31 luglio 2022 nelle due sedi di Palazzo Strozzi e Museo del Bargello.
La mostra a Palazzo Strozzi è aperta tutti i giorni compresi i festivi, con orario 10.00-20.00 e tutti i giovedì fino alle 23.00. L’ultimo ingresso è consentito fino a un’ora prima dell’orario di chiusura.
La mostra al Museo del Bargello è aperta tutti i giorni compresi i festivi, con orario 8.45-19.00, il martedì dalle ore 10.00 alle ore 18.00. Ultimo ingresso 50 minuti prima della chiusura.
PALAZZO STROZZI
BIGLIETTI
€ 15 Intero
€ 12 Possessori biglietto Museo del Bargello
€ 12/ € 10 Ridotto convenzioni
€ 5 giovani dai 6 ai 18 anni compresi
Maggiori informazioni: palazzostrozzi.org
MUSEO NAZIONALE DEL BARGELLO
BIGLIETTI
€ 12 Intero
€ 9 Possessori del biglietto di Palazzo Strozzi e tessera Amici di Palazzo Strozzi
€ 2 giovani tra i 18 e 25 anni
€ 3 costo della prenotazione
Per gratuità e agevolazioni si rimanda alla pagina del sito beniculturali.it/agevolazioni
Maggiori informazioni: bargellomusei.beniculturali.it
Per informazioni relative a orari di apertura, biglietti e modalità di accesso ai luoghi inclusi nell’itinerario, si consiglia di consultare i siti web delle varie istituzioni coinvolte o contattare i numeri di telefono riportati nelle rispettive schede all’interno della mappa.
Il progetto Donatello in Toscana si inserisce nell’ambito della mostra Donatello, il Rinascimento ed è promosso e organizzato da Fondazione Palazzo Strozzi con il contributo di Città Metropolitana di Firenze e Beyfin S.p.A. Media partner: La Nazione.
Crediti
Il progetto Donatello in Toscana è promosso e organizzato da Fondazione Palazzo Strozzi con il supporto di Città Metropolitana di Firenze e Beyfin. Media Partner: La Nazione.
Si ringraziano per la preziosa collaborazione: Arcidiocesi di Firenze, Arcidiocesi di Siena – Colle di Val d’Elsa – Montalcino, Comune di Firenze, Comune di Prato, Istituto per la Valorizzazione delle Abbazie Storiche della Toscana, Musei del Bargello, Opera Medicea Laurenziana, Opera di Santa Croce, Opera di Santa Maria del Fiore, Opera del Duomo di Prato, Opera della Metropolitana di Siena, Polo Museale della Toscana.
Coordinamento del progetto
Susanna Holm
Testi
Ludovica Sebregondi
Progetto grafico
RovaiWeber design
Comunicazione e promozione
CSC Sigma
Programmazione e sviluppo mappa digitale
Davide Giorgetta
Immagini e diritti di riproduzione
Manuela Bersotti
Materiali e stampe
Stampa in Stampa s.r.l
Litografia IP
Traduzioni
Stephen Tobin
Crediti fotografici
Su gentile concessione di: © 2022. Foto Scala, Firenze; Direzione Centrale degli Affari dei Culti e per l’Amministrazione del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno; Direzione regionale Musei della Toscana/Su concessione del Ministero della Cultura; Musei Civici Fiorentini; Museo di Palazzo Pretorio, Prato; Museo Nazionale del Bargello, Firenze/Su concessione del Ministero della Cultura; Opera della Metropolitana, Siena; Opera di Santa Croce, Firenze; Opera di Santa Maria del Fiore, Firenze; Opera Medicea Laurenziana, Firenze; Staatliche Museen zu Berlin – Preusischer Kulturbesitz. Skulpturensammlung und Museum für Byzantinische Kunst. Ufficio Beni Culturali Diocesi di Prato; Ufficio Beni Culturali e Arte Sacra della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro.
Fotografie di: Ela Bialkowska, Bruno Bruchi, Foto Lensini Siena, Opificio delle Pietre Dure, Nicolò Orsi Battaglini, Paolo Parmiggiani, George Tatge, Filippo Tattini, Antje Voigt.
Il progetto si inserisce nell’ambito della mostra Donatello, il Rinascimento (Palazzo Strozzi e Museo Nazionale del Bargello, 19 marzo – 31 luglio 2022).
A cura di
Francesco Caglioti
Promossa e organizzata da
Fondazione Palazzo Strozzi e Musei del Bargello
In collaborazione con
Staatliche Museen di Berlino e Victoria and Albert Museum di Londra
Main Supporter
Fondazione CR Firenze
Sostenitori
Comune di Firenze, Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze, Comitato dei Partner di Palazzo Strozzi
Main Partner
Intesa Sanpaolo
Con il supporto di
Maria Manetti Shrem, Bank of America, ENEL
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Donatello in Toscana
VISITE GUIDATE GRATUITE A FIRENZE, AREZZO, PISA, PRATO E SIENA
Il progetto Donatello in Toscana, promosso e realizzato da Fondazione Palazzo Strozzi in occasione della mostra Donatello, il Rinascimento, grazie a Unicoop Firenze si arricchisce di 26 itinerari guidati alla ricerca delle opere del “maestro dei maestri” custodite nella nostra regione.
Le visite, della durata di mezza giornata, si svolgeranno il sabato e la domenica dal 7 maggio al 31 luglio 2022 nei seguenti luoghi, a Firenze: Orsanmichele, Chiesa di Santa Trìnita, Palazzo Strozzi, Museo Nazionale del Bargello, Basilica di San Lorenzo, Museo di Palazzo Vecchio, Museo Stefano Bardini, Museo dell’Opera del Duomo e Battistero, Basilica di Santa Croce; a Prato: Cattedrale, Museo dell’Opera del Duomo e Museo di Palazzo Pretorio; a Pisa: Museo Nazionale di San Matteo; a Arezzo: Cattedrale e Museo Diocesano; a Siena: Cattedrale, Battistero e Museo dell’Opera del Duomo.
Le visite sono gratuite per i soci Unicoop Firenze; biglietto di ingresso, prenotazione e auricolari se richiesti sono a pagamento per i partecipanti.
Di seguito il calendario completo degli itinerari:
Orsanmichele, Chiesa di Santa Trinita, Palazzo Strozzi: 7 maggio ore 16.30, 3 luglio ore 10
Palazzo Strozzi e Museo Nazionale del Bargello: 8 maggio ore 10.30, 28 maggio ore 15, 19 giugno ore 10, 31 luglio ore 10
Basilica di San Lorenzo e Palazzo Strozzi: 14 maggio ore 16.30, 12 giugno ore 15.30, 17 luglio ore 15
Museo di Palazzo Vecchio e Palazzo Strozzi: 22 maggio ore 16, 9 luglio ore 15
Palazzo Strozzi e Museo Stefano Bardini: 15 maggio ore 10.30, 26 giugno ore 10
Palazzo Strozzi, Museo dell’Opera del Duomo e Battistero di Firenze: 29 maggio ore 10, 10 luglio ore 10
Palazzo Strozzi e Basilica di Santa Croce: 4 giugno ore 10, 2 luglio ore 10
Museo dell’Opera del Duomo, Cattedrale e Museo di Palazzo Pretorio a Prato: 21 maggio ore 15, 5 giugno ore 15, 24 luglio ore 15
Museo Nazionale di San Matteo a Pisa: 11 giugno ore 15.30, 16 luglio ore 15.30
Cattedrale e Museo Diocesano di Arezzo: 18 giugno ore 10.30, 23 luglio ore 10.30
Cattedrale, Battistero, Museo dell’Opera del Duomo di Siena: 25 giugno ore 10.30, 30 luglio ore 15
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
CSC SIGMA T. 055 0317740 dal lunedì al venerdì
orario 9.00-13.00/14.00-18.00
INFO donatellointoscana@palazzostrozzi.org
Orsanmichele esterno

Dopo il disastroso incendio che nel 1304 provocò la distruzione dell’edificio, dal 1337 la loggia fu chiusa e vennero costruiti i piani superiori. Ciascuna delle 14 Arti, o Corporazioni, fiorentine, dai primi anni del Quattrocento scelse un pilastro, scavandovi una nicchia destinata ad accogliere la scultura del proprio santo patrono. L’oratorio, divenuto punto di riferimento e di rappresentanza del Comune e delle Arti, testimonia la stretta connessione a Firenze tra vita religiosa e civile.
Opere
Museo di Orsanmichele

Al Museo si accede dal passaggio sopraelevato che unisce Orsanmichele al Palazzo dell’Arte della Lana. Nel grande salone al primo piano sono custodite undici delle quattordici statue che – per motivi conservativi – non si potevano più mantenere all’esterno nelle edicole originarie. Le statue o i gruppi di statue, in marmo o in bronzo – restaurate e sostituite da copie – sono collocate su pedane nel suggestivo ambiente trecentesco.
Opere
Sagrestia vecchia

L’intervento di Donatello nella Sagrestia, poi detta Vecchia, rappresenta una delle sue più rilevanti testimonianze artistiche, oltre che tra le poche che si conservano intatte nel luogo per cui sono state realizzate. Ne fanno parte le Storie di san Giovanni Evangelista nei tondi dei pennacchi; gli Evangelisti nei tondi dei lunettoni parietali; i Santi Lorenzo e Stefano nella lunetta sul lato sinistro della scarsella, i Santi Cosma e Damiano in quella destra; i battenti bronzei delle porte (con a sinistra Santi martiri, e a destra Apostoli, in mostra a Palazzo Strozzi) insieme all’impianto architettonico che li circonda. Inoltre, la Tomba di Giovanni di Bicci de’ Medici e Piccarda Bueri (con aiuti, tra cui il Buggiano). Della bottega il Lavabo di casa Medici nel vano dietro la Porta dei Martiri.
Sagrestia Vecchia
1422-1442 circa
Firenze, Basilica di San Lorenzo
Info
Tel. 055 214042
Basilica di San Lorenzo (Sagrestia vecchia)Basilica di San Lorenzo
Piazza di San Lorenzo, 9
Firenze
Opere
Sotterranei

Alla morte, avvenuta il 13 dicembre 1466, Donatello fu sepolto nei sotterranei di San Lorenzo, vicino alla tomba di Cosimo de’ Medici, morto due anni prima. I due erano stati legati da profonda amicizia e Cosimo – riferisce Vasari – aveva stabilito «che così gli fusse vicino il corpo già morto, come vivo sempre gli era stato presso con l’animo».
Info
Tel. 055 214042
Basilica di San Lorenzo (Sotterranei)Basilica di San Lorenzo
Piazza di San Lorenzo, 9
Firenze
Opere
Museo dell’Opera di Santa Croce

Il museo occupa attualmente una parte dello spazio dell’antico refettorio, detto Cenacolo, e l’ala del convento francescano che divide i due chiostri. Il Cenacolo, un grande ambiente rettangolare, fu progettato e costruito all’inizio del Trecento; venne destinato a museo nel novembre 1900, rinnovato nel 1959 e ampliato nel 1962. Durante la terribile alluvione del 4 novembre 1966 l’acqua superò i cinque metri, e a lungo il museo è stato chiuso. Venne riaperto nel 1975 e solo l’anno successivo, decennale dell’alluvione, vi fu riportato il Crocifisso di Cimabue, una delle opere simbolo del dramma dello straripamento dell’Arno. Nel 2014 l’opera è stata collocata in sicurezza nella sagrestia, insieme ai più importanti dipinti su tela e tavola.
Info
Tel. 055 2466105
Museo dell'Opera di Santa CrocePiazza di Santa Croce 16,
Firenze
Opere
Museo dell’Opera del Duomo

Riaperto al pubblico nel 2015 dopo imponenti lavori, il nuovo Museo accoglie le straordinarie opere rimosse per motivi di conservazione dalla Cattedrale di Santa Maria del Fiore, dal Battistero e dal Campanile di Giotto. «L’attuale riproposta mira a narrarne la storia in modo intelleggibile e commovente, anche mediante l’evocazione dei contesti materiali e spirituali che diedero senso ai capolavori», tra l’altro, di Arnolfo di Cambio, Lorenzo Ghiberti, Nanni di Banco, Luca della Robbia, Michelangelo, e appunto, Donatello.
Opere
Cattedrale di Santa Maria del Fiore

La Cattedrale fiorentina attuale sorse sopra la precedente cattedrale intitolata a Santa Reparata, in un punto che ha ospitato edifici di culto già dall’epoca romana. Arnolfo di Cambio vi lavorò dal 1296 al 1302, nel 1334 fu nominato capomastro Giotto, che si occupò soprattutto del Campanile, a cui subentrarono Andrea Pisano, e poi Francesco Talenti, che completò il Campanile. Nel 1412 fu intitolata a Santa Maria del Fiore, con riferimento al giglio, simbolo della città. La Cattedrale fu consacrata nel 1436, dopo che fu terminata la cupola da Filippo Brunelleschi. La facciata, a lungo non terminata, fu portata a compimento nel 1887 su progetto di Emilio De Fabris.
Opere
Battistero di San Giovanni

Il monumento – simbolo e fulcro religioso e civile della città, il «bel San Giovanni» citato da Dante – era ritenuto nel Medioevo tempio di Marte trasformato in chiesa cristiana. Effettivamente gran parte del rivestimento marmoreo, così come i frammenti e le iscrizioni antiche e le grandi colonne all’interno, provengono dalle rovine della ‘Florentia’ romana, forse da qualche edificio pagano. Il monumento che vediamo oggi è il frutto dell’ampliamento di un primitivo Battistero, risalente al IV-V secolo.
Opere
Campanile di Giotto

Il Campanile deve il nome all’artista che lo progettò, sebbene alla sua morte (1337) fosse compiuto solo l’ordine più basso; i lavori proseguirono sotto la direzione di Andrea Pisano e poi di Francesco Talenti, che lo completò nel 1359.
Il ciclo di statue dei Profeti fu iniziato nel Trecento da Andrea e Nino Pisano, autori di otto figure. Dal 1415 a Donatello e a Bernardo Ciuffagni fu affidato il compito di concludere l’opera, ma fu Donatello che, fino al 1435-1436, eseguì la maggior parte degli otto Profeti mancanti. Nel 1464, vivente l’artista, l’Opera per onorarne l’autorevolezza spostò le figure recenti sui lati più visibili. Gli originali, sostituiti da copie, sono esposti nella Galleria del Campanile del Museo dell’Opera del Duomo.
Opere
Museo di Palazzo Vecchio

Tra i monumenti simbolo della città, e da oltre sette secoli sede del suo governo, Palazzo Vecchio conserva testimonianze straordinarie di tutte le fasi della storia e dell’arte di Firenze: dai resti del teatro di età romana nel sottosuolo, ai sontuosi ambienti dei quartieri monumentali voluti dal duca Cosimo de’ Medici, fino al camminamento di ronda e alla torre detta “di Arnolfo”.
Opere
Cattedrale di Santo Stefano

Documentata dal X secolo come pieve dedicata a Santo Stefano, ma esistente almeno dal VI secolo, era la chiesa principale di Borgo al Cornio, il nucleo più antico di Prato. Venne rinnovata dal 1211, e in seguito fu oggetto di ristrutturazioni e ampliamenti, dovuti alla crescente popolarità del culto della Sacra Cintola, cui venne dedicata una cappella, affrescata da Agnolo Gaddi (1392-1396). Paolo Uccello e Andrea di Giusto dal 1435 eseguirono il ciclo di affreschi della cappella dell’Assunta, mentre nel 1452 a Filippo Lippi venne commissionato quello del coro con Storie di santo Stefano e di san Giovanni. Di grande importanza anche le opere scultoree conservate al suo interno.
Opere
Il tempo di Donatello nel Museo di Palazzo Pretorio

Il suggestivo salone del primo piano del Museo di Palazzo Pretorio espone opere che vanno dalla metà del Trecento fino al pieno Rinascimento. Gli artisti non sono pratesi, ma lavorano per la città, chiamati da istituzioni laiche e religiose, in un momento di grande fioritura dell’arte e di committenze eccellenti. Lo stupefacente polittico di Lorenzo Monaco (1410) e quello altrettanto prezioso di Andrea di Giusto (1435), seppure di ambito tardo gotico, sono i testimoni di un momento cruciale della formazione e della prima maturità di Donatello. Quasi vent’anni dopo, è Filippo Lippi, il pittore forse più “donatelliano”, che con la sua bottega si rivela nella Madonna del Ceppo, nella Madonna della Cintola, nella Natività e nella piccola Annunciazione. La saletta con le sculture di Benedetto Buglioni, Andrea della Robbia e della bottega di Benedetto da Maiano documenta la produzione in serie di modelli della tradizione donatelliana nel tardo Quattrocento.
Cattedrale di Santa Maria Assunta

Esempio tra i più insigni di cattedrale romanico-gotica italiana, custodisce capolavori di ogni epoca in pittura e scultura, oltre che straordinarie vetrate, pregevoli tarsie lignee e l’eccezionale pavimento a commesso marmoreo. Di Donatello è la Lastra sepolcrale del vescovo Giovanni Pecci, eseguita intorno al 1448-1450 durante il soggiorno padovano e il San Giovanni Battista bronzeo nell’omonima cappella, capolavoro della vecchiaia. Nell’estate del 1457 il Comune nominò una commissione per gestire i rapporti con lo scultore, che aveva espresso il desiderio di «fare qualche singularissimo lavoro in onore d’essa città», ma l’ambizioso progetto della porta maggiore in bronzo della Cattedrale, non fu mai portato a termine.
Opere
Battistero di San Giovanni

La pieve di San Giovanni Battista è stata costruita al di sotto della cattedrale senese tra il 1317 e il 1325. L’interno è totalmente affrescato da artisti senesi, tra cui Lorenzo di Pietro, detto il “Vecchietta”.
Opere
Museo dell’Opera

La collezione è conservata negli ambienti ricavati dalla chiusura delle prime tre campate della navata destra del cosiddetto Duomo Nuovo, la cui costruzione, iniziata nel 1339, venne interrotta dopo la peste del 1348. È celebre – tra l’altro – per la Galleria delle Statue, con i marmi di Giovanni Pisano già sulla facciata del Duomo, per la Maestà di Duccio di Buoninsegna, realizzata tra il 1308 e il 1311, posta fino al 1505 sull’altare maggiore del duomo, oltre che per la raccolta di straordinari dipinti di artisti senesi e di preziose oreficerie e argenterie.
Opere